---{ lunedì, marzo 17, 2003 }---
ma xchè cazzo (si ho detto cazzo! il cui simbolo in caratteri è 8==>)...blogger funziona male e nessuno lo corregge, o almeno questa è la mia impresisone, visto che a forza di fare save changes sul template poi publish nell'edit dei post ed F5 nel browser....nessuna modifica viene resa effettiva????
merda! per non parlare poi della faccenda archivi...il template carica una stringa "fault.exeption java..." ecc..ecc, e non vuole sapere di fare republish agli archivi.
ho capito che blogger se l'e' compratp google e che pagando la versione pro di blogger si possono avere tools fighissimi, ma io non me lo posso ancora permettere. in + la versione free andava così bene per quanto ristretta!
se qualcuno ha notizie in merito o suggerimenti mi faccia sapere, ne va del mio fegato.
posted by * g e n t l e man * @ 5:58:00 PM
l'assenza di nuovi post è solo un distacco pratico dalla rete internet e dalla possibilità di connettersi.
svantaggi della cassaintegrazione. quando mi sarà passata l'incazzatura per questo bel periodo che la mia regione attraversa magari fornirò un rapporto dettagliato!! l'idea coimincia a stuzzicarmi... O;P
intanto un report di viaggio, ed è di febbraio ofcourse: nell'era del "tempo reale" io tiro indietro le lancette dell'orologio manualmente; e non è una critica al sistema mediatico...ma solo sottolineare la sfiga di non potersi permettere un telefono fisso a casa.
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udine -> torino in treno.
osservare le montagne mentre viaggio mi da sempre la stessa impressione: esse sembrano immobili mentre ti osservano da lontano fino al momento in cuiondeggiando ti ritrovi al cospetto. in un attimo la distanza viene annullata e loro si mostrano con maestosità.
già, maestosità; proprio questa impressione mi danno. come nient'altro.
ma anche un senso di fine, in senso molto fisico, come un confine, un punto di arrivo della strada dal quale puoi solo girare l'auto e tornare indietro.
ho seguito i monti con lo sguardo, dalla partenza ad udine fino a quando non sono stati + vicini, tra pordenone e sacile, scrusignando (dal furlano: sgranocchiare) una barretta di cioccolato lindt ai cereali. fino a quando non si è fatto buio, la punta nascosta tra le nubi gonfie di pioggia, la poca luce a riflettere il bianco sparato che le ricopre.
mi piace iniziare così i discorsi, un po improvvisamente...con un "sai, quella volta che..." come a simboleggiare i pensieri che ti assalgono e senti l'esigenza di svelare.
tipo ora, la musica cambia intonatura e le prime luci della città riaffiorano dal buio fuori dal finestrino, sono in arrivo a milano ed un po di persone si incolonnano nel corridoio per la discesa.
tra loro c'è una bimba bionda assai vispa con la quale ho giocato brevemente a nascondino tra le tende dello scompartimento. mi ha ricordato un epoisodio simile accaduto qualche estate fa.
viaggiavo con fabio in un treno colmo di persone dirette -come noi del resto!- al mare. dividemmo i gradini di un passaggio divisorio delle carrozze con una mamma molto giovane ma abilissima nell'intrattenere sua figlia. tra un gioco e l'altro ci confidò simpaticamente: "se iniziasse ad annoiarsi sarebbe la fine!....chi la terrebbe + ferma!!"
oooops è finito il cd...
mi ritrovo a fare air-guitar nello scompartimento da solo!
comunque ho vinto io, non me l'aspettavo...fa così caldo con quest'aria condizionata sparata a palla...giro la rotella sul medio e stranamente funziona (hanno il vizio di comandarlo col centralizzato quindi se la temperatura è sahariana, te la tieni!).
ripensavo alle paranoie dell'altra sera, mi sembra di essere tornato indietro di 10anni...come quando ne avevo 17 di anni e iniziavo a cercarmi un lavoro. adesso con la scusa del tempo libero forzato dalla cassaintegrazione mi trovo a cercare nuovamente lavoro e mi sono tornate gli stessi umori di allora, solamente che ora so qualcosa in +.
ed eccomi a torino. alla fermata dell' 1 c'è un signore che cammina nelle vicinanze, mi giro un attimo e me lo ritrovo di fronte a fissarmi. mi fa una smorfia!
minimamente colpito gli faccio un cenno di assenso con la testa: è come un gesto di complicità, soddisfatto continua il suo passeggiare distratto. tornerà altre volte a scambiare qualche sorriso visto che nessuno intorno sembra dargli soddisfazione, anzi lo evitano un po tutti.
invece dell' 1 arriva il 65, salgo di corsa e scivolo via.
04 febbraio 2003
posted by * g e n t l e man * @ 5:32:00 PM
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