---{ mercoledì, settembre 18, 2002 }---
quanta rabbia
da dove arriva tutta questa rabbia?
mi son sentito protagonista di una pantomima.
perchè devo sottostare a rapporti così finti da dover essere io lo psicanalista di qualcun altro??!
...così ho pensai ieri, dopo il preventivo del dentista, dopo discussioni infinite (ed inutili) sul lavoro. e sul finire della serata il mio scanner smette di funzionare.
io ci rinuncio.
posted by * g e n t l e man * @ 3:00:00 PM
---{ venerdì, settembre 13, 2002 }---
[ giovedì ]
per 3 giorni consecutivi ho lavorato quasi 15ore. oggi ero così stanco che osservavo tutto passivamente, come si osserva la vita di un cortile dalla finestra, un giardino dal porticato. ho solo una meta: il l e t t o ! per un riposo. faccio finta di non aver sbagliato il pranzo, l'ora di uscita dal lavoro, a prendere il bus e la coda prolungata, e trovo un'interessante trasmissione: "altra storia" su LA7, dedicata al boom economico in italia negli anni '50- '60.
per nulla banale o scontata, nemmeno troppo orientata politicamente, con filmati istitutoLUCE, archivi rai, e voce fuoricampo tipica dei film di doncamillo e peppone, spot ammiccanti al progresso e avanguardie a scriverne l'alienazione. ho avuto modo di tracciare il quadro di un contesto che mi parla ancora oggi dai muri delle nostre città.
un periodo importante che scrisse per noi cose in auge ancora oggi (seppur riadattate ai nostri tempi). è piacevole conoscere fatti precedenti alla mia nascita, senza sorbirsi passivamente tutto il vintage che va di moda ora, che mi sa molto di ripescaggio! - ma si sa: la storia è una curva sinusoidale, picchi in salita altri in discesa -
finito lo special mi azzardo a cambiare canale per tentare di proseguire l'interessante visione: trovo nanni moretti che racconta i suoi ultimi impegni con i movimenti di piazza, politica varia ecc..
- uhm! dai che è la serata buona! - cambio ancora canale: operazione trionfo. merda! in pratica una ribollita di grande fratellomacellorandello.
mi sale su un fastidio....ma possibile che non si veda altro che sto tipo di trasmissioni ? ma fatevi una vita! uscite, parlate con gli amici fino a tarda notte e tutto il resto...altro che psicologia da portinaia. con rispetto, ovviamente. SGRUNT!
vorrei proseguire il discorso iniziato IERI, con approfondimenti e considerazioni "al presente", ma ho votato per la serata di riposo. -- fine delle trasmissioni -----
ps: un approfondimento storico sull'italia, se interessa cronologia
posted by * g e n t l e man * @ 5:27:00 PM
---{ mercoledì, settembre 11, 2002 }---
11 settembre 2002
è trascorso un anno.
11 settembre 2001, è una data che identifica un fatto preciso, tutti sanno cos'è.
non è una cosa che ci è permessa di scordare, io ad esempio non ricordo tante associazioni data/evento della nostra storia, come l'inizio preciso della seconda guerra mondiale o la morte di alessandro manzoni, giusto per citare un paio di discipline a riferimento. trascurando la mia palese ignoranza, e chiudendo la disgressione, l'attentato alle twin towers è stato definito l'evento più documentato della storia.
ed è vero.
è da ieri che penso a questo anniversario, corro coi ricordi ad un anno fa: la televisione spenta da due giorni e totale isolamento informativo (proprio come ora), parlo al telefono con un amico e lui mi dice: "ma non sai niente? sta succedendo un finimondo...aerei dirottati su newyork...sul pentagono...un casino!", accendo la televisione e vedo le torri in fiamme. e quella scena ripetuta all'infinito, quella sempre quella, e poi ancora quella. quei due aerei che arrivano da fuori campo e si infrangono contro torre1 e torre2.
ricordo che inizialmente rimasi stupito, xchè mi sembrò tutto talmente grande e documentato (in tempo reale) tanto da non essere credibile, reale, come in un film d'azione; a tal punto che non riuscivo nemmeno ad afferrare le parole che venivano spese in merito.
la seconda cosa a cui pensai furono le conseguenze, - "ed ora?" mi domandai - iniziando ad identificare nei discorsi frasi come "faremo giustizia", "gridiamo vendetta", "siamo in guerra", "il mondo è cambiato".
il tutto costantemente ripreso da cineprese e macchine fotografiche, da tutte le angolature; immaginando l'assurdo, ho l'impressione che trasmettendo le immagini al contrario, tutto ritornerà al suo posto.
quello che mi colpì veramente fu il salto di quelli che scelsero il vuoto alle fiamme, non ebbero veramente scelta. terribile.
mi sono interrogato + volte sul perchè intervengo su quest'argomento, avrei preferito non dire nulla visto che oggi saranno in tenti a parlarne. quel giorno in fondo non avrei voluto vedere tutto nei minimi dettagli, mi scatenava una specie di cinismo da indigestione, xchè non adoro il sensazionalismo americano, (alla real tv, per intenderci) tutto suona come già riletto e riscritto (tipo questi sono i fatti veri, puoi conoscerli così, e questo è il futuro che ne consegue). o forse semplicemente organizzato, "tutto troppo" e troppo di tutto. insomma, per non dilungarmi, ci sono un po di motivi x cui scrivo: perchè in un anno mi sono fatto solo domande. perchè fin da subito ho pensato che fosse un evento da non leggere passivamente attraverso la televisione. perchè fin da subito ho alzato il livello di cinismo nei confronti delle sentenze che sono state mosse nell'immediato come se tutti dovessero condividere il fatto da americani, "sapevamo già tutto", "conosciamo i colpevoli", "l'attentato è stato preparato x anni" e dichiarazioni di guerra varia nel puro stile da dio guerrafondaio americano. perchè mi chiedo ancor oggi che abbia potuto lasciar accadere questo, ed in nome di quali nobili interessi. perchè ancora non è chiaro niente.
in tutto queso tempo però mi ero dimenticato che sono morte un sacco di persone, e loro sono morte per davvero, non solo quel giorno in america, ma in tutto il resto del mondo, e continuano e morirne. sempre per i soliti interessi.
osservo un rispettoso silenzio, ascoltando l'assordante rumore che ho in testa
posted by * g e n t l e man * @ 2:55:00 PM
---{ lunedì, settembre 02, 2002 }---
avevo promesso che a casa mia non sarebbero mai mancati il pane fresco e le colazioni abbondanti.
non avevo ancora calcolato tutti i fattori.
posted by * g e n t l e man * @ 1:53:00 PM
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